ASDA, Reg. 1583-84, c. 308r.
Calamonaci.
Bolla di Fondazione della Chiesa Parrocchiale di S. Vincenzo.
Don Antonio Lombardo, per grazia di Dio e della Santa Sede Apostolica Vescovo di Agrigento, approva la proposta ricevuta dall’illustre signore Don Bernardino de Termini e Ferreri, Barone di Calamonaci.
Questi ha chiesto licenza di edificare a proprie spese la Chiesa Arcipresbiterale di Calamonaci sotto il titolo di S. Vincenzo, allo scopo di far celebrare la S. Messa e amministrare i Sacramenti per gli abitanti del luogo, riservando a sé e ai suoi successori il diritto di patronato con la facoltà di eleggere e presentare al Vescovo e ai suoi successori l’Arciprete, a gloria di Dio Onnipotente e della gloriosa Vergine Maria, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e di tutti i Santi e, in particolare, di S. Vincenzo.
Il Vescovo, considerata la generosa dotazione di onze 12 annuali per il sostentamento dei Parroci e dei Sacrestani e di onze 10 per fabbricare la casa dell’Arciprete, come risulta dal contratto stipulato presso il notaio Nicola Giardina di Agrigento il 29 giugno XII ind. 1584, approva quanto il Barone ha chiesto.
Inoltre, concede l’indulgenza di 40 giorni a tutti i fedeli che devotamente visiteranno la Chiesa nel giorno della festività di S. Vincenzo e innalzeranno preghiere a Dio.
Infine, gli Arcipreti, eletti dal Barone e dai suoi successori, potranno fregiarsi del titolo di Canonici, per così dire, “de berretto”, con tutti gli onori e gli oneri loro spettanti.
Agrigento, dal Palazzo Vescovile, 9 luglio XII ind. 1584.