Concept
Chi era la Maddalena?
Una donna misteriosa e a lungo travisata, presente in tutta la narrazione della vita e della morte di Gesù di Nazareth: è una figura presente, testimone silenziosa di dolore e poi di gioia. Sarà lei, discepola della prima ora, a seguire Gesù con le altre donne e attraversare la Galilea fino al Golgota. Secondo i Vangeli canonici, è Maddalena a vedere per prima la tomba vuota; l’unica a vedere due angeli; la prima a vedere il Signore risorto e a parlare con lui, forse a toccarlo, sicuramente a sentire la sua voce chiamarla. I suoi occhi sono i nostri, l’atto del vedere è reverenziale ma sicuro, senza dubbi, la prima Testimone, colei che avvierà e introdurrà il racconto su cui si poggerà la fede e il destino dei primi cristiani e delle prime comunità.
Attualita’ della figura
In questa singola donna si sono confuse nei secoli infinite altre figure femminili, simbolo di peccato e di pentimento, fedeltà e sofferenza, ossessione e amore, fecondità e sapienza, carnalità e santità, creando una trama narrativa ricca di sfumature. Il moltiplicarsi dei significati lungo i secoli rende complessa la ricostruzione della formidabile galleria di immagini che l’hanno rappresentata. E ancor più difficile è oggi il ritrovamento della sua autentica identità. Chi era davvero la Maddalena e soprattutto quale messaggio porta alla società odierna? Questa mostra avvia un dialogo con le sue declinazioni iconografiche nell’arte.
In un tempo delicato come quello che stiamo vivendo, la figura di Maria Maddalena è simbolo di una fede senza dubbi, piena di speranza ma autonoma e consapevole, ma anche “prima testimone” della Resurrezione. Nell’anno della Capitale italiana della Cultura e soprattutto, nell’Anno del Giubileo, la Fondazione Agrigento2025 e il Museo Diocesano di Agrigento hanno costruito insieme una mostra iconografica di grande valore scientifico e devozionale che riunisce sotto un unico “cappello” testimonianze forti – da Agrigento, dalle chiese della provincia, dal resto d’Italia - di quanto la figura della peccatrice abbia saputo penetrare i cuori e coinvolgere gli artisti.
Capolavori provenienti dai grandi musei italiani e stranieri, a partire dalla collezione del Vaticano. Un inedito percorso iconografico, biblico e culturale attraverso le opere di Giovanni Di Pietro da Napoli, Giovanni Portaluni, Guercino, Cecco del Caravaggio, Nicolas Regnier, Mattia Preti, Pietro D’Asaro, Andrea Vaccaro, Mariano Rossi, Fra’ Felice da Sambuca, Francesco Hayez, provenienti dai Musei Vaticani, da Palazzo Barberini, dai Musei Diocesani Carlo Maria Martini di Milano e San Matteo di Terni, dal Museo Nazionale San Matteo di Pisa, da Palazzo Abatellis, Fondazione Carit. Tele in stretto dialogo con opere dell’ Arcidiocesi di Agrigento, in arrivo da Cammarata, Racalmuto, Sciacca e Sambuca di Sicilia.
La selezione delle opere dei grandi Maestri ha permesso di accostare ad ogni opera scelta un aspetto diverso della Maddalena “SORPRENDENTE, DONNA, ATTRAENTE, SCONVOLGENTE, FRAGILE, INNOCENTE, APOSTOLA.
FASI DEL LABORATORIO
PRIMA FASE
Vengono presentate ai ragazzi delle figure femminili note che incarnano determinate caratteristiche, proprie del mondo delle donne; insieme ai ragazzi si prova a ricostruire la storia di questa donna al fine di far emergere quella caratteristica.
Si procede con una riflessione sulla complessità della figura della donna nella storia, nella letteratura, nel mito e della sua centralità e importanza.
SECONDA FASE
A seguire si procede a una riflessione sulla figura della donna, della sua poliedricità, della sua capacità di incarnare nella sua persona una molteplicità di caratteri che permettono di non inquadrarla in uno schema o convenzione, evidenziando di volta in volta la sua complessità.
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